Sailormoon Neo: #1 - Toshi no Kuru! Neo Tsuki o Deru - La Maggiore Eta'! La Neo Luna Sorge - By: Janelle Jimenez (miaka@bishounen.org) Official Webpage: http://www.sailormoon-millennia.net/ [http://bishounen.org/smmillennia/] Traduzione italiana by Khelben "Blackstaff" Arunsun "MAMMINA!" grido' una voce, Neo-Queen Serenity smise di scendere le scale e cerco' di capire da dove venisse la voce. I suoi occhi azzurri si fermarono su sua figlia, che era in piedi sulla balconata sopra di lei. "Si', Chibiusa-chan?" chiese la Regina sorridendo. La ragazza dai capelli rosa fece il muso lungo e scese di corsa la scalinata verso la madre. Si stava tirando la gonna del vestito, aveva i capelli sciolti che le ricadevano sulle spalle come un fiume rosa. "MamminaaaaaaA! Te l'ho GIA' detto! NON sono piu' CHIBIusa-chan. Oggi ho sedici anni, percio' d'ora in poi chiamami Usa-chan!" pretese la ragazza. Neo-Queen Serenity sorrise gentilmente e guardo' la figlia con adorazione. Proprio come ero io, non potevo aspettare di crescere, penso'. Era vero che tutti coloro che alla corte erano abbastanza intimi con la Principessa la chiamavano 'Usa-chan'. La Regina, comunque, aveva dei problemi ad adattarsi a questo nuovo soprannome.... anche se veniva utilizzato da oltre 300 anni. Sembrava solo ieri quando Neo-Queen Serenity aveva l'eta' di Usa e combatteva il male su di una Terra travagliata col nome di Sailormoon. Anche Usa-chan era una Sailor Senshi, ma soltanto una Senshi sotto addestramento. Fortunatamente, Usa non aveva dovuto essere una Sailor Senshi dato che la Terra era in pace. Quando Usa era tornata dal suo allenamento da Senshi nel passato, la Regina aveva cancellato i suoi ricordi nella speranza che potesse condurre una vita normale. Fin qui, tutto bene. Ma comunque, chi potrebbe condurre una vita normale quando i suoi genitori fossero signori del Mondo? "Be', in ogni caso, USA-CHAN, cos'e' che ti serve?" chiese Serenity. "Mammina, questo vestito e' troppo piccolo! Non posso essere una debuttante con un vestito che e' troppo piccolo!" grido' Usa. Serenity si acciglio', "Dio mio, perche' non l'hai detto prima? Il ballo comincia tra meno di un'ora." chiese la Regina. Usa sembrava straziata. La vista di sua figlia in un tale tormento fece trovare un risposta alla Regina. "Ara! (Oh!) So....seguimi...." disse e si diresse su per le scale verso le stanze che lei e Re Endymion avevano in comune. Apri' la porta e entro', con Usa che la seguiva da vicino. Apri' una custodia di vetro e tiro' fuori un cuscino di velluto rosso, appoggiata su di esso c'era una bella bacchetta rosa con un cristallo sulla punta. Usa rimase a bocca aperta, "Hai intenzione di lasciarmi usare la Disguise Pen?!" "Si', ma stai calma.... non dire a nessuna delle tue amiche da dove viene il tuo vestito, sara' molto molto piu' bello dei loro.... e probabilmente saranno gelose. Mi e' gia' successo." bisbiglio' Serenity, e diede a sua figlia la bacchetta. Usa era in soggezione, "Non riesco a credere di poter usare la bacchetta che usavi quando eri Sailormoon! Mammina.... raccontami di nuovo la storia di come tu e le Sailor Senshi avete sconfitto Queen Beryl!" incalzo' Usa e si sedette sul letto, "Un'altra volta, Usa-chan, devi prepararti per il ballo...." Serenity sorrise. "Cosa e' successo alle altre Sailor Senshi?" chiese Usa. "Oh.... sono ancora in giro." rispose Serenity. "Dove? Come mai non le ho mai incontrate?" chiese dubbiosa Usa. "Oh... l'hai... gia' fatto.... ma eri ancora molto giovane." Serenity sorrise. Questa risposta sembro' soddisfare Usa. "Okay, sara' meglio che mi prepari adesso...." disse. Alzo' la bacchetta al cielo, come se ricordasse sua madre che le diceva di averlo fatto. "MOON POWER! Rendimi la piu' bella debuttante del ballo...." urlo' Usa. Come per magia si ritrovo' vestita di un lungo abito bianco adorno di nastri rossi e pizzo bianco. Una ghirlandina di rose rosse e bianche circondava le sue odango ovali a punta. "Oh, quanto sei bella...." disse Serenity con un sorriso malinconico, rimpiangendo i giorni in cui era cosi' giovane. Vero, sembrava che avesse circa trenta anni, ma lei e il resto della popolazione del Crystal Millenium viveva da oltre un migliaio di anni. Il potere del Silver Crystal li manteneva in vita e giovani. "Wow, Kasumi-chan sara' troooppo gelosa!" esclamo' Usa. Serenity si acciglio', "Usa-chan.... non e' molto gentile.... dovreste essere tutte amiche." disse Serenity. "Ma MAMMINA! Kasumi-chan non e' gentile.... So che tu e Umino Ami-san vi conoscete da tanto tempo e Ami-san e' gentile e premurosa, ma sua figlia non e' come sua madre!" piagnucolo' Usa. "Si', e' vero.... be', Usa-chan, farai meglio a tornare nelle tue stanze, tuo padre e io dobbiamo prepararci." disse Serenity con un nuovo sorriso. Usa ghigno' felice e lascio' la stanza. Serenity sospiro', ultimamente aveva desiderato di essere di nuovo giovane.... o almeno condurre una vita normale. Le sue vecchie compagne del Sailor Team e care amiche avevano tutte vite normali e avevano tutte dei figli, tutte eccetto Haruka e Michiru che non si erano mai sposate.... erano tutte lontane da lei. Questo ballo sarebbe stato la prima volta che vedeva molte di loro da mesi e mesi. Proprio in quel momento la porta si apri' e un uomo entro' nella stanza, era il marito di Serenity, Re Endymion. "Mamo-chan!" esclamo' alzandosi in piedi, lo chiamava ancora col suo nome di infanzia. "Usako, non dovresti prepararti?" chiese con un sorriso. Endymion era gia' vestito, affascinante come era sempre stato. Indossava un vestito nuovo di zecca, i suoi capelli color lavanda spazzolati e pettinati alla perfezione. "Oh si', suppongo che dovrei...." Serenity sorrise e guardo' il vestito che aveva preparato. Era l'abito da sera migliore che avesse mai posseduto. Era fatto della seta bianca piu' pura, abbellito da perle e merletti. Le serviva il meglio per il ballo per la Maggiore Eta' della sua unica figlia. Si volto' verso il marito e sorrise, "Saresti cosi' gentile da aprirmi la cerniera del vestito?" chiese. Endymion sorrise, perfino dopo un migliaio di anni il loro amore non si era indebolito. * * * * "Hisakino Genjuuro-sama e Hino-Hisakino Rei-sama, accompagnati dai loro figli Nijiro, Megumi, Seijuuro, Genjuuro e Karei." annuncio' il maggiordomo. "Oh, Mamo-chan! C'e' Rei-chan, su andiamo a salutarla...." esclamo' Serenity e attraverso' in fretta la Grande Sala da Ballo del Crystal Palace dirigendosi verso la sua cara amica. "REI-CHAN!" esclamo' Serenity e la abbraccio'. "Usagi-chan, hai un aspetto meraviglioso!" esclamo' Rei, aveva un abito di altissima moda da mozzare letteralmente il fiato. Indossava un lungo vestito rosso dal colletto alto in stile cinese con uno spacco laterale e tacchi alti intonati. I suoi lunghi capelli neri erano legati in un intricato chignon. Rei avrebbe potuto essere la ragazza immagine che stesse per "affascinante". Aveva sempre un aspetto da mozzare totalmente il fiato, era nota non solo in Giappone ma in tutto il mondo, ma tuttavia sembrava che i suoi occhi viola nascondessero qualcosa di oscuro.... "Sono cosi' felice che tu ce l'abbia fatta!" Serenity sorrise. "Usagi-chan! Lo 'Star Team' non e' tanto importante per me da perdermi il ballo per la Maggiore Eta' della mia figlioccia! Comunque dove e' Chibiusa-chan?" chiese Rei. Serenity ridacchio' come ai vecchi tempi, "Non vuole piu' essere chiamata Chibiusa-chan, chiamala Usa-chan o si mettera' a urlare...." bisbiglio' Serenity. "Non ha solo ereditato il tuo aspetto, ma anche le tue corde vocali, ne?" disse Rei con una risata musicale. Quando la musica si fermo' , i suoi occhi gettarono uno sguardo al pavimento e il sorriso svani' dalle sue labbra. "Morino Masato-sama e Morino Makoto-sama, con i loro figli Ryuu e Yoseiko." annuncio' il maggiordomo. Rei alzo' lo sguardo e le si allargo' di nuovo il sorriso, "Mako-chan? Non la vedo da secoli!" esclamo', "MAKO-CHAN! QUAGGIU'!!!" urlo' Rei. La familiare brunetta si guardo' attorno, tentando di trovare l'origine della voce. I suoi occhi scrutarono la stanza finche' non trovo' Rei e Serenity che si stavano sbracciando istericamente verso di lei. Sussurro' alcune parole all'uomo accanto a lei, suo marito e cammino' in fretta verso di loro, nel tentativo di sembrare decorosa, la sua espressione si contrasse in un largo, selvaggio sorriso. "REI-CHAN! USAGI-CHAN!" esclamo' e abbraccio' entrambe, "Come va lo Star Team, Rei-chan? Spero che tu stia facendo un buon lavoro rappresentando Usagi-chan qui." chiese Mako-chan, riferendosi al popolare anime basato sulle Sailor Senshi. Ironicamente, Rei era la seiyuu per il personaggio di Star Moon, invece che Star Mars. "Naturalmente, non lo avrei fatto in altro modo...." Rei sorrise, "Che vestito magnifico che hai addosso Mako-chan!" aggiunse, ammirando il corto abito verde a lustrini di Mako-chan. Makoto ghigno' e si giro' per loro, con i riccioli castani cascanti sulle spalle. Fin da quando il ristorante di Makoto, Jupiter's Moon, era diventato di fama mondiale, era passata ad un nuovo look. Decidendo che i suoi capelli castani erano noiosi, li aveva arricciati e tagliati. Non fu mai piu' vista con i capelli legati in una coda di cavallo. "Anche tu, non potrei neanche dire che proprio tu hai avuto dei gemelli!" esclamo' Mako-chan riferendosi alla figura di Rei ancora perfetta dopo aver avuto cinque figli. "Umino Mitsuru-sama e Umino Ami-sama, con le loro figlie Megami e Kasumi." annuncio' il maggiordomo, interrompendo la riunione. Ami le trovo' automaticamente e corse a precipizio verso di loro. "Ami-chan!" esclamarono tutte all'unisono. "Minna! Che splendido ballo sara' questo. Il piu' grosso problema l'ho avuto cercando di trovare un vestito che Kasumi si sarebbe messa, e ancora lo odia." disse Ami scuotendo la testa. Tutte voltarono la testa verso la figlia piu' giovane di Ami. Videro Kasumi, una ragazza della stessa eta' di Usa-chan. Sembrava quasi identica a sua madre da giovane, ma questa ragazza sembrava infelice. "Non ho mai visto una tale rivalita' tra sorelle tra due ragazze come nel caso delle tue figlie...." commento' Rei. Ami scosse la testa, "Non e' tanto la colpa di Megami quanto di Kasumi.... pensa che tutti ce l'abbiano con lei...." Ami sospiro'. "Perche' sono tutti cosi' depressi, questa non e' una festa?" disse una familiare voce mascolina dietro di loro. "Haruka! Michiru!" esclamo' Serenity. "Non ho neanche sentito annunciare voi due...." disse Makoto. "Oh, Mamo- ...ehm... Endymion ci ha fatto entrare di nascosto. Non volevamo essere annunciate." replico' Haruka. Era vestita con uno smoking nero, con i capelli dorati con la stessa pettinatura che aveva sempre avuto. In piedi accanto a lei stava Michiru, con i capelli verdeacqua legati in una coda di cavallo con un fermaglio ingioiellato e vestita con un abito da sera di satin rosa, dall'aspetto elegante e sofisticato come sempre. "Shino Masaya-sama e Shino Hotaru-sama, con la loro figlia Seishi." annuncio' il maggiordomo. Michiru sembro' sorpresa, "Hotaru e' venuta? Santo....cielo...." disse e abbasso' lo sguardi. Makoto guardo' Michiru confusa e lancio' a Serenity uno sguardo confuso, ma Serenity semplicemente annui' verso il trio che stava entrando nella sala da ballo. Era uno spettacolo piuttosto deprimente. Sin da quando Hotaru aveva dato alla luce Seishi, si era terribilmente ammalata ed era costretta su una sedia a rotelle. Masaya stava spingendo la sedia verso il gruppo. Tutti e tre avevano i capelli neri ed erano tutti vestiti di nero. Hotaru sembrava minuscola, perfino piu' pallida di quanto fosse gia'. Ma aveva un bell'aspetto nel suo vestito nero, sua figlia Seishi era la copia esatta di quello che era stata sua madre, eccetto che portava i capelli molto piu' lunghi di quanto facesse Hotaru. Naturalmente, Hotaru si era fatta crescere i capelli fino ad una lunghezza notevole, scorrevano e scorrevano attorno a lei come un fiume nero, quando Hotaru stava bene. Tutte le Senshi pensarono nelle loro menti che sembrava esattamente come Mistress 9. Infatti, quando Michiru e Haruka tornarono da un viaggio di un mese attorno al mondo, quasi uccisero Hotaru, pensando che fosse veramente Mistress 9. Seishi sembrava nervosa, ma dopo aver visto qualcuno da lontano si allontano' dal fianco di sua madre. "Salve." disse tranquillamente Masaya, sussurro' qualcosa all'orecchio di Hotaru e poi si allontano'. Hotaru sorrise debolmente alle sue amiche. "Perche' sembrate tutte cosi' depresse?" chiese. "Non c'e' motivo...." disse Serenity sforzando un sorriso, era orribile vedere una persona cosi' bella dentro e fuori deteriorarsi nel nulla. "Hotaru, e' meraviglioso vederti...." disse Haruka alla fine, Hotaru alzo' debolmente le braccia, facendo segno che voleva un abbraccio. Haruka si piego' verso il basso e la abbraccio' con attenzione, con le lacrime agli occhi, ma le trattenne. Sapeva che Hotaru non voleva che nessuno la compatisse. "Tokino Yokinori-sama e Tokino Setsuna-sama, con la loro figlia Yoake." annuncio' il maggiordomo. "Ah, c'e' Setsuna, la banda e' tutta qui, ne?" disse Michiru. "Eccetto che Minako-chan" replico' Ami. "Oh, come sta comunque?" chiese Ami, non era mai molto aggiornata sugli avvenimenti delle sue amiche a causa del fatto che la sua carriera era cosi' impegnativa per lei. "Vedrai." replico' Serenity alla fine. Ormai Setsuna si era fatta strada verso di loro, "OOOH.... Setsuna, quello e' un nuovo modello?" chiese Rei fissando con invidia il vestito di velluto color malva di Setsuna. "Si', e' al di fuori della mia nuova linea.... ti piacerebbe farne la modella per noi, Rei-chan?" chiese Setsuna. Setsuna era una stilista di grande successo e di frequente usava Rei come modella per i suoi abiti. "Naturalmente, naturalmente!" esclamo' Rei felice. "Oh.... Hotaru-chan..." disse Setsuna e abbasso' lo sguardo, i suoi occhi fissarono tristemente la ragazza. Setsuna la abbraccio', "Come ti senti?" "Sono stata meglio." replico' Hotaru, sorridendo debolmente un'altra volta. "Hateshinai Minako-sama, accompagnata da sua figlia Aiko." annuncio' il maggiordomo. Tutti gli sguardi si voltarono verso la porta, Rei rimase a bocca aperta dalla sorpresa. "Si', Rei-Chan.... resta pure a bocca aperta." disse Minako mentre si dirigeva verso di loro, i suoi occhi sembravano tristi. La sua voce era segnata dall'amarezza. "Minako-chan.... io...." farfuglio' Rei. "Ne.... E' strano vedere una bella donna con un aspetto cosi' orribile." richiese Minako. Anche se Minako aveva perso la propria felicita', era ovvio che non aveva perso il leggero tocco di arroganza che aveva reso Minako colei che era. Il suo vestito non era niente di speciale, i suoi capelli erano stati ben spazzolati, ma anche ad essi non era stato fatto niente di speciale. Minako non era affatto il tipo di donna da perdere l'occasione per vestirsi in modo sfarzoso e apparire bella. La sua vita ruotava attorno al glamour. Ma ora i suoi occhi erano rossi come se avesse pianto per anni e sembrava anche che non avesse dormito per tutto quel tempo. Sembrava come se le sue lacrime non si fossero fermate dal giorno in cui suo marito era morto. Serenity distolse lo sguardo con tristezza, ora sapeva di non essere l'unica che desiderava di essere piu' giovane e piu' felice. * * * * "COSA stanno facendo?!" strillo' Kasumi, guardando nella fessura nella porta. "Gente, non dovremo stare a spiare...." replico' Aiko con aria nervosa. "Da quanto tempo Ryuu e Seishi sono li' dentro?" ridacchio' Yoake. "Circa un'ora...." replico' Karei sbirciando attraverso il buco. "Stanno solo parlando...." Usa scrollo' le spalle. "Perche' ai ragazzi come Ryuu piacciono sempre gli scherzi della natura come Seishi?!" si lamento' Kasumi. "Non e' uno scherzo della natura! Comunque non gli piace in quel senso, sono amici intimi...." replico' Usa. Aveva sempre sentito una sorta di dovere di difendere Seishi, che perfino Usa ammetteva essere leggermente strana. Anche Usa e Hotaru, la madre di Seishi, erano buone amiche. Hotaru sembrava conoscere Usa come se fosse la sua migliore amica.... Usa chiedeva sempre come facesse a sapere tutte queste cose e Hotaru sorrideva debolmente e diceva 'Un giorno o l'altro ricorderai....' Kasumi sbircio' attraverso la fessura, infatti vide Seishi e Ryuu seduti su delle sedie una di fronte all'altra che parlavano animatamente e ridevano. "E' semplicemente disgustoso." disse Kasumi e volto' le spalle alla porta. Fisso' il vestito di Usa, "Da dove lo hai preso?" chiese. "E' di mia madre...." replico' Usa. Era piu' o meno la verita'.. ..piu' o meno. "Ci scommetto." disse Kasumi con sarcasmo. "Ehi... cosa supponete che sia?" chiese Aiko, stava guardando fuori dalle porte di vetro nell'atrio. "Cosa?" disse Karei, spostando la propria attenzione da Ryuu e Seishi all'atrio. Infatti stava succedendo qualcosa la', un gruppo di quattro o cinque persone.... vestite in modo molto strano.... i loro vestiti sembravano quasi....metallici. "Cosa diavolo...." inizio' Usa mentre sbirciava fuori, improvvisamente sentirono uno schianto e alte grida. Usa e le altre corsero fuori verso il centro della sala da ballo. Il tetto a cupola di vetro era in frantumi e in piedi nel mezzo di una folla scioccata stava una donna molto bella. La sua faccia aveva un sorrisetto compiaciuto distorto, era vestita con un abito d'oro dall'aspetto piuttosto succinto che mostrava parecchia pelle. I suoi capelli erano del colore delle ciliege ed erano acconciati con delle odango simili a quelle di Neo-Queen Serenity, comunque erano piu' folti e toccavano il pavimento. "Cari Cari CARI cittadini di Crystal Tokyo, spiacente di interrompere una festa cosi' DIVERTENTE..." disse sogghignando, "MA.... DOVEVO proprio intrufolarmi e salutare la mia cara cara amica, Neo-Queen Serenity...." la donna schiocco' le dita, "Vandium! Gallium! Technetium! Thulium!" chiamo'. Quattro figure vestite in abiti metallici saltarono giu' dalla cupola di vetro rotta e si trovarono attorno a lei. Sparirono e riapparirono davanti ad ogni entrata, rimanendo in piedi accanto ad essa. "Pensavo proprio che potreste tentare di scappare dalla mia dimostrazione...." disse la donna con un sorrisetto compiaciuto. "Chi sei?" chiese Neo-Queen Serenity. "Ma come, Serenity carissima.... non mi riconosci?" chiese la donna con tono leggermente addolorato. "Ovviamente no. Bene, ora mi conosci, e come puoi dimenticare un nome come.... Queen Rage?" la donna sorrise freddamente. "Cosa.... Cosa.... vuoi da noi?" chiese Serenity, sembrava totalmente confusa. Queen Rage fece di nuovo un sorrisetto, "Cio' che voglio e'.... l'Opaque Prism...." disse fissando Serenity. "Non so cosa sia!" esclamo' Serenity. Queen Rage la scherni', "Oh per favore, non dirmi di queste sciocchezze. Ah.... bene, se tu DICI di non sapere cosa sia, SUPPONGO che tu non lo sappia. Ma proprio perche' tu NON sappia mai cosa sia...." disse sorridendo di nuovo. "Vandium, sai cosa fare." Queen Rage annui', voltandosi verso uno dei suoi scagnozzi. Schiocco' le dita di nuovo e tre degli altri svanirono. Vandium, ovviamente quello che era rimasto, sorrise crudelmente alla folla. Chiuse gli occhi e le luci svanirono. Urla riempirono l'aria nell'oscurita' e improvvisamente il soffitto si carico' di fulmini. Usa-chan senti' qualcuno afferrarla, "VA' VIA! NO!" grido'. "USA! STAI CALMA!" sibilo' una voce familiare, era sua madre, "MAMMINA!" grido' Usa e si getto' tra le braccia di sua madre. "Trasformati in Sailormoon prima che facciano del male a qualcuno!" "Usa-chan.... non posso. Ho rinunciato al potere di essere lei.... ma.... tu puoi essere Sailormoon...." rivelo'. "IO?!" esclamo' Usa, "No! Non posso! Non so come! Non ho la minima idea!" "Usa.... shh.... ce l'hai. Sei stata addestrata.... Io l'ho solo.... cancellato dalla tua memoria...." disse Serenity. "Cancellato....? Ma.... perche'?!" chiese Usa. "Non c'e' tempo per questo ora, prendi questa.... e tutti i tuoi ricordi ritorneranno. Saprai esattamente cosa fare." disse Serenity e fece scivolare nelle mani di Usa una spilla a forma di cuore. Usa alzo' lo sguardo per dire qualcos'altro, ma sua madre se ne era andata.... abbasso' lo sguardo e premette una serratura a scatto sulla spilla. All'interno c'era un grande bel cristallo rosa, Usa esitando allungo' la mano e lo tocco'. Una luce si diffuse e riempi' il suo corpo.... Ricordi.... "Io sono.... sono.... ero Sailorchibimoon.... ma ora.... io sono.... Sailormoon...." sussurro' Usa mentre tutti i suoi ricordi riaffluirono dentro di lei. Usa istintivamente si alzo' e alzo' la spilla in aria, le vennero in mente delle parole. "MOON ANGELIC POWER! MAKE UP!" urlo'. La spilla si illumino' mentre ci passava sopra la mano. Si porto' la spilla al petto e da essa volarono dei nastri rosa e si avvolsero attorno al suo corpo mentre ali d'angelo rosa trasparente le apparvero sulla schiena e si chiusero sul suo petto, poi si riaprirono sulla schiena. Dove c'erano stati i nastri ora c'era la casacca dell'uniforme. I nastri extra che non avevano formato la casacca pendevano sciolti e mentre Usa si girava presero la forma di una gonna rosa. Le ali d'angelo sulla sua schiena formarono il fiocco posteriore. Dalla spilla crebbe un'altro nastro rosa, che formo' il suo fiocco anteriore. Dai suoi piedi apparve un cerchio di luce che si sposto' verso l'alto e formo' i suoi stivali, collare, diadema, e infine formo' brevemente un alone sopra la sua testa mentre apriva gli occhi. Poi, per finire la trasformazione, si mise brevemente in posa. Vandium sorrise malignamente mentre il fulmine sul soffitto si accumulava, amava la sofferenza umana.... qualunque cosa che rendesse la morte piu' lunga e dolorosa lo divertiva. Era quasi il momento, comunque, di lasciare che il fulmine divorasse quelle pietose creature. "EHI TU!" disse una voce da sopra di lui. Le urla da sotto cessarono e tutti guardarono in alto mentre una misteriosa luce splendeva su di una ragazza. Aveva i capelli rosa e indossava un'uniforme alla marinara rosa. "E' SAILORMOON!" grido' qualcuno. "No! Sono Neo Sailormoon!" rispose la ragazza vestita alla marinara. Vandium alzo' lo sguardo e sbadiglio'. "La ragazzina col costume sta per bruciarsi...." canto'. "Non proprio. Hai distrutto una bella festa con i tuoi odiosi crimini e io NON ti perdonero'! Sono la bellissima combattente vestita alla marinara, Neo Sailormoon! In nome della Neo Luna.... ti puniro'!" esclamo' puntando il dito verso Vandium. "Puniscimi, oh si' per favore...." disse sorridendo lascivamente. "Umm.... Non solo ti puniro', ma guariro' anche la tua perversione...." mormoro' Neomoon. Salto' giu', si tolse il diadema e lo scaglio' verso Vandium, il diadema si trasformo' in un disco di energia rosa. Lo colpi' in mezzo al petto e lo colse impreparato. Neomoon alzo' al cielo una bacchetta rosa con un cristallo a forma di stella circondato da un paio di ali d'angelo, "ANGEL!" urlo' mentre puntava la bacchetta verso l'uomo, "MOON!" esclamo' mentre faceva un giro su se' stessa, "HEART BREAK!" urlo' di nuovo. Un raggio di energia rosa eruppe dalla bacchetta e colpi' Vandium. Con sua sorpresa non scomparve come i normali yoma, ma cadde a terra tossendo. Alzo' lo sguardo e fece un sorrisetto compiaciuto, "Tornero'.... sei troppo carina per restare viva...." disse. Schiocco' le dita e scomparve. Le luci ritornarono. Una donna si volto' dalla sua parte per ringraziare Neomoon, ma questo nuovo difensore della Giustizia era gia' scomparsa. "E' stato.... STUPEFACENTE!" esclamo' Yoake, saltando su e giu'. "Mi chiedo chi fosse quella ragazza...." mormoro' Aiko. "Ehi, Usa-chan.... dove sei? Non sei gelosa! C'e' una nuova Sailormoon che e' brava quanto lo era tua mamma.... non desideri poter essere lei?" chiese Kasumi sorridendo leggermente compiaciuta mentre si voltava verso Usa, che saliva accanto a lei. Usa sorrise, "Gia', lo desidero...." * * * * Vandium si inchino' di fronte alla sua Regina, Queen Rage che stava sdraiata sul suo trono. Aveva le gambe incrociate, penzolanti sopra un bracciolo del trono, e la schiena sull'altro. "Avrei dovuto sapere che ci sarebbero state le Sailor Senshi...." ridacchio' Queen Rage. "Si', Mia signora.... anche molto graziose...." Vandium sorrise. "Veramente.... bene.... perche' non vai a scatenare un piccolo pandemonio laggiu'.... COMUNQUE, non uccidere la ragazza dai capelli rosa. Uccidi chiunque tu voglia uccidere, ecceto lei. Quando otterremo l'Opaque Prism, quella ragazzina potra' essere tutta tua...." Rage fece un sorrisetto. Vandium sorrise lascivamente, "Si fidi di me, Queen Rage-sama.... il piacere sara' tutto mio...."